martedì 8 novembre 2011

Peonis - Planecis



Questi post si fanno sempre più interessanti e richiesti, spero di riuscire attraverso questo blog a far conoscere ai lettori luoghi ed itinerari a noi vicini ma completamente sconosciuti.

L’Allmountain (AM), questo settore della MTB moderna, un qualcosa fra Downhill e il trial, così adrenalinico ma ancora poco apprezzato e praticato dalle nostre parti.
Ritorniamo a bomba  con questa escursione a parlare di tracciati impegnativi e molto tecnici riservati a biker’s esperti e a bike’s superfull.
Come di consueto vi raccomando, di non praticare queste tracce da soli, di avere sempre al seguito le protezioni adatte alla discesa e di non superare i vostri limiti.

In sintesi:

genere: Allmountain
difficoltà salita: media
difficoltà discesa: molto impegnativo
distanza: 24 km
dislivello totale: 821 mt
durata senza soste: 2h 14m 15s
pendenza max salita: 27,6 %
pendenza max discesa: 39,1 %

Descrizione:

Questa escursione si svolge su una parte del monte Cuar in frazione Avasinis (cartina Tabacco n° 20 Prealpi Carniche Giulie del Gemonese).
Nei pressi del cimitero di Avasinis è possibile lasciare l’auto e attraverso una comoda stradina asfaltata che parte a destra proprio dietro ad esso raggiungere la località Chiarpena dove ad un bivio ( 2,79 km quota 272 mt) svolteremo a destra in salita alla volta di località Cjanet.


La strada è poco trafficata e non dalle pendenze impossibili, attraverso una prima parte costituita da tornanti si giunge ad un punto molto panoramico sulla sottostante pedemontana del Gemonese.


Dopo 7,15 km di nero bitume arrivati a quota 555 mt finalmente poggeremo le nostre “ruote grasse” sullo sterrato svoltando a destra e lasciando la strada principale.
Man mano che ci si alza di quota il panorama si fa decisamente più interessante sulla valle sottostante, il fondo è a tratti ghiaioso e poco scorrevole.
Si pedala sempre su sterrato fra castagni e vegetazione mista fino ad incrociare al km 11,98 quota 914 mt la strada per il monte Cuar.



Proseguiremo su asfalto per un breve tratto (circa 1km), quando ad un tornante sinistro lasceremo l’asfalto a favore di  una strada sterrata che parte sulla destra in salita 11,7 km quota 888 mt.
Proseguiremo sulla sterrata incontrando prima un tornante destro (non proseguire dritti al tornante ma a destra!!!) poi uno sinistro, è importante mantenere la traccia principale in salita, ci troviamo nei pressi di Malga Covria.
Dopo circa 1 h 40m (tempo senza soste) giunti a quota 992mt al km 13,3 su pista forestale erbosa facendo attenzione alla nostra sinistra individueremo i segnali del sentiero della discesa (sulla cartina e sul GPS il sentiero non ha il numero).
La discesa inizia subito su single veloce a zig zag, non impegnativa e pulita, ma più si scende e più il tecnico si presenta, essendo molto sassoso nella parte finale, lo sconsiglio in sella ai principianti.
Si conclude la prima parte tecnica al raggiungimento degli stavoli di Val Planecis dove giunti ad una radura erbosa dovremo ricercare sulla destra (non proseguire dritti) fra gli alberi vicino ad una recinzione per il bestiame la prosecuzione della traccia.(vicino alla recinzione ci sono i cartelli che indicano il sentiero), onde evitare di perdersi consiglio l’escursione con GPS cartografico di cui fornisco la traccia a richiesta.

 
Come ad ogni uscita AM che si rispetti, c’è un tratto da percorrere a spinta in salita fino a trovarci alle pendici del “Col del sole” che vedremo in alto sopra di noi e giungere a sella Planecis.
Il single track diviene impegnativo e interamente pietroso (attenzione…è pericoloso!!!) si percorrono diversi tratti su pure pietre, dove cadere risulterebbe rovinoso!!!


Oltrepasseremo un fantastico canyon ghiaioso e rivedendo con gran gioia della vegetazione sotto le nostre ruote saremo prossimi al versante percorso in salita (stavoli Chiavaneli).
La traccia riprende molto scorrevole e veloce, non sottovalutiamola, sono presenti numerosi massi instabili e radici insidiose.


Si scende fra pianori e brevi risalite, tutto comunque in sella, fino alla picchiata nei pressi di località “Chiarpena” dove sbucheremo sopra la strada percorsa all’andata (cartello).

 
Non ci rimane altro che “smontare le corazze” dare un ultimo sguardo panoramico alla vallata sottostante prima di lanciarci sulla veloce strada del rientro.
Ricordate che al bivio di “Cjanet” km 21,24 dovete svoltare a sinistra (cartello di divieto mezzi a motore) per riprendere la rotabile che ci riporta al parcheggio di Avasinis.


 Deotto Devis

Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Il creatore del blog non può infatti garantire la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.

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