sabato 10 dicembre 2011

Regolazione di forcelle e ammortizzatori



Premessa:

Le mtb bi ammortizzate comunemente chiamate in gergo moderno “full” hanno innumerevoli regolazioni e prima di ogni uscita e a seconda del tipo di fondo le sospensioni andrebbero regolate.
Non è facile e ci si trova solitamente in difficoltà davanti ad una miriade di possibilità di personalizzazione che caratterizza una moderna forcella o ammortizzatore, la maggior parte dei biker amatoriali acquista la mtb e ci pedala per anni così come l’ha trovata.

Panoramica principale:
  

All’estremità di uno degli steli è presente un pomello o ghiera blu, esso regola la durezza della forcella fino a raggiungere la posizione di blocco totale e sul fodero vicino al mozzo un pomello rosso chiamato “rebound” cioè la velocità di ritorno della forcella (quest’ultimo non blocca il ritorno).


Sull’altro stelo saranno presenti due tappini alle estremità, sotto ad essi sono presenti gli attacchi delle valvole dell’aria, attraverso cui è possibile regolare la camere positiva e negativa immettendo o togliendo dell’aria con una pompa speciale per ammortizzatori.


I due pomellini sono presenti uno sopra l’altro anche sull’ammortizzatore posteriore con la stessa funzione, descriverò in seguito la funzione propedal PVA.

La regolazione:

Prima cosa da fare è determinare il SAG cioè la posizione che prenderà la forcella o ammortizzatore con il biker in sella che dovrà essere il 17-25% della corsa totale, viene regolato attraverso la pressione dell’aria tenendo come riferimento la posizione dell’oring sullo stelo.

Come fare:

Portare l’oring a contatto con il corpo dell’ammortizzatore; salire sulla bici e facendosi aiutare senza forzare lasciamo che il nostro peso comprima l’ammortizzatore, scendiamo con cautela e misuriamo di quanto l’or si è allontano dal corpo ammortizzatore e in base alla sua escursione calcolare il SAG.
Se non è presente un oring sullo stelo è meglio metterlo, vi aiuterà anche mentre pedalate a trovare la giusta taratura (non mettete fascette in plastica che possano rigare lo stelo).
Per aggiungere l’oring? Avvolgete con del nastro di carta una parte di stelo in modo da non sporcarlo di colla, tagliate un or di giusta misura e facendo attenzione lo riunite con dell’attak attorno allo stelo, attendete che sia incollato e dopo aver rimosso la colla in eccesso sarà possibile togliere lo scotch di carta.
Effettuare questa operazione su forcella e ammortizzatore.
In base alla misura rilevata andremo a caricare o scaricare aria fino ad ottenere il SAG corretto.


Bisogna precisare che non tutte le forcelle possono essere regolate dall’esterno al momento del bisogno con un pomello ma solamente con la variazione di pressione delle due camere, la mia ad esempio, dotata di “travel adjust” e dall’escursione di 180 mm da enduro, non prevede un bloccaggio totale ne una regolazione “al volo”, questo perché all’interno di uno stelo è presente la cartuccia che permette di ridurre l’escursione e nell’altro la cartuccia per il ritorno.
Chi possiede una forcella regolabile, pomello blu sulla parte alta dello stelo destro, in salita dovrà regolarla piuttosto rigida ovvero chiusa, ma senza esagerare perchè lasciando eseguire una leggera azione ammortizzante, sarà agevolato nei cambi di direzione e avrà una guida più liscia e anche meno stancante per le braccia.

Sintetizzo al massimo il modo di procedere in funzione del tipo di fondo e pendenza.

La salita è certamente il terreno che mette in crisi le bici biammortizzate (o meglio noi bikers!!!), dove la pedalata deve essere sfruttata al massimo (visto anche il peso considerevole della mtb) , senza incorrere in dispersioni causate  dall’affondamento di forcella e dell’ammortizzatore.
Quando ci troviamo su asfalto, avendone la possibilità, la taratura deve essere impostata sul bloccaggio quasi totale.
Il bloccaggio non va utilizzato in discesa ed è molto importante non dimenticare chiusa la regolazione onde evitare di danneggiare la cartuccia (le moderne forcelle per sicurezza non si bloccano totalmente.)
A questo proposito introduco il Propedal o power valve, dispositivo presente solo su certi ammortizzatori posteriori, una regolazione, attraverso cui una valvola ha il cui compito di rendere più efficace la pedalata, riducendo la dispersione di energia indotta dall’affondamento dell’ammortizzatore, frenando la capacità di assorbimento della sospensione stessa, qui entra in funzione la parte idraulica dell’ammortizzatore che attraverso degli orifizi calibrati limita il passaggio dell’olio da una camera all’altra.
Molte bici hanno un sistema in cui la valvola si aziona automaticamente e non è regolabile, a parere mio per l’allmountain questo sistema non è molto affidabile.
La sua applicazione migliore è in salita, specialmente su fondi compatti o poco smossi (asfalto, sterrato, ciottolato e ghiaia). Su tratti molto tecnici, e avendone la possibilità può essere opportuno disattivarla per sfruttare appieno le caratteristiche di assorbimento della ruota posteriore.
Su telai meno pedalabili (downhill, enduro ecc) può essere invece meglio utilizzarla, evitando che la ruota posteriore si insacchi sull’ostacolo rendendo la pedalata difficoltosa.

In discesa vi sconsiglio l’utilizzo, tuttavia su discese particolarmente scorrevoli può essere utilizzata per migliorare la potenza/resa della pedalata.
In discesa sui singletrack stretti, con sassi, radici, curve sconnesse, percorsi più tecnici dove l’ abilità di guida è fondamentale vi consiglio di disattivare completamente il propedal e lasciare l’ammortizzatore libero di adattarsi alle asperità del terreno.


Cosa molto importante anche la regolazione del sopra citato “rebound”, la regolazione della velocità di ritorno sia dell’ammortizzatore che della forcella, vi consiglio di regolarlo veloce (ma senza che alla sua estensione completa batta a fondocorsa) dove si scende con velocità permettendo di mantenere i pneumatici a contatto con il terreno il più possibile.
Una regolazione più lenta va fatta per la salita o per i passaggi “trialistici” a bassa velocità dov’è essenziale la sensibilità di guida e dove si carica molto il telaio.

Una dritta… con un pennarello indelebile fate un segnetto sui pomelli, contate i giri e riportateli su un foglietto, sarà più facile passare da una taratura all’altra.


Devis Deotto



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