venerdì 24 febbraio 2012

I sentieri di Terzo e Zuglio (variante 1 “traccia viola”)

Terzo-Zuglio-Sezza-Marcelie-pendici m.te Spin-st.li Pumia-st.li Colforat-Terzo

L'insieme delle tracce
Traccia viola

Distanza: 12,5 km
Dislivello: 560 mt
Pendenza Max +: 30%
Pendenza Max -: 38,5%


Un vero e proprio puzzle di sentieri davvero tosti per gli amanti del trial bike.
Lo start di questa breve ma intensa escursione ha inizio presso la fermata dell’ autobus situata nella piazzetta di Terzo davanti alle scuole, dove ci sono dei posti auto.
Si inizia a pedalare sulla regionale 21 su asfalto in direzione Zuglio in modo da scaldare i muscoli a dovere prima di affrontare dura salita a verso Sezza.
In leggera salita si giunge a Formeaso, piccola ma conosciuta frazione per la sua rinomata vetreria, superata, al km 3,50 si dovrà abbandonare la regionale svoltando a sinistra in salita puntando il cimitero di Zuglio.
Inizia poco dopo un tornante sinistrorso la dura salita che conduce a Sezza e che ci porterà alla piazzetta della graziosa frazioncina (km 6,11) dov’è presente una fontana per il rifornimento d’acqua.
Proseguiremo sulla principale fino al km 6,20 dove dovremo svoltare a destra in salita tralasciando a sinistra la strada in piano.


Poco dopo la strada termina in una piazzetta da cui parte di fronte al nostro arrivo, su ciottolato, il ripidissimo CAI 162 (sentiero della fede).
La salita è veramente tosta e ripida, resa ancor più insidiosa dal fondo instabile e dalle numerose erosioni dell’acqua, a stento e con la massima concentrazione si giunge finalmente ad un pianoro (km 6,91) dove finalmente si riprende fiato.
La parte più dura dell’itinerario è fatta! A parte qualche piccolo strappo più avanti il sentiero prosegue in falsopiano fino ad incrociare una pista forestale, ad essa svoltiamo a sinistra in discesa e dopo pochi metri incroceremo la strada asfaltata che porta in località Marcilie (km 7,67), appena su di essa proseguire a destra in salita.


Giunti a Marcilie, in una verdeggiante selletta con delle costruzioni, noteremo al km 8,14 quota 856 mt una stradina sterrata che porta ad un cancello per il bestiame, superato il cancello (avendo cura di richiuderlo dietro di noi) proseguiremo in salita fra la vegetazione fino a sbucare in un grande prato, qui bisognerà fare attenzione a non proseguire sulla mulattiera di fronte, ma individuare sulla destra sottomonte una traccia molto marcata che sale.
Si prosegue ancora nella vegetazione fino quasi alle pendici del m.te Spin che raggiungeremo con una verdeggiante e panoramica vista sulla vallata sottostante.


Ci troviamo in cresta ad un bivio, a sinistra prosegue la traccia blu per il m.te Spin che descriverò in un prossimo post, a destra continua la traccia viola che si preannuncia già dai primi metri di discesa una vera e propria goduria!!!
Bisogna fare molta attenzione a imboccare il sentiero giusto, esso non ha inizio dalla cima ma qualche metro sotto, proseguite a bassa velocità e troverete sicuramente la traccia che scende a destra in picchiata.
Attenzione che la discesa non è per tutti, ci sono dei tratti a -29% 


Si scende sempre sulla traccia principale fino ad incrociare una strada forestale ( che ritorna in Marcilie) dov’è presente uno steccato in legno sulla destra, dovremo superarlo e continuare sulla traccia erbosa verso gli stavoli Pumia.
Facendo molta attenzione ad un bivio praticamente invisibile, giunti ai primi pini è giunta l’ora di svoltare a destra e prepararsi ad affrontare una vera e propria traccia trialistica dalla pendenza importante.


Anche per questa parte del tracciato, la consiglio ad esperti discesisti.
Si prosegue su sconnesso e molto ripido, a tratti bisogna quasi fermarsi (per chi ha equilibrio…sui pedali) per studiare il punto giusto dove scendere, è molto impegnativo ma ne vale la pena!


In poco tempo si perde velocemente quota fino a trovarci in uno spiazzo erboso adiacente le mura del cimitero di Terzo, non ci rimane che prendere la strada asfaltata e in pochi metri raggiungere il punto di partenza.
Un ringraziamento particolare a Claudio Leschiutta per avermi fatto scoprire questo bellissimo itinerario ad un passo da casa, ottimo per gli allenamenti invernali in quanto tutta la traccia è al sole.


Deotto Devis


Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Il creatore del blog non può infatti garantire la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.

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