Vi propongo un inedita uscita allmountain con un insieme di varie escursioni che ho unito scegliendo fra i miei percorsi preferiti fino a creare un anello misto di asfalto, sterrata e sentiero con diversi gradi di difficoltà.
L’itinerario è purtroppo panoramico solo in pochi punti, ma consente nei pochi chilometri di cui è composto di godere di magnifiche discese su singletrack veloce e tecnico e di fare un buon allenamento.
SVILUPPO:
DISTANZA TOTALE 25,89 KM
DISLIVELLO TOTALE 1035 MT
PENDENZA MAX SALITA 37,4 %
PENDENZA MAX DISCESA 39,2 %
DIFFICOLTA’ SALITA: impegnativo
DIFFICOLTA’ DISCESA: impegnativo
Il tour ha inizio come di consueto dal parcheggio antistante il campo sportivo di Cavazzo Carnico, ottimo per l’ampio spazio che consente di parcheggiare e prepararsi anche a gruppi numerosi in assenza di traffico.
Si parte in direzione della trattoria Al Pescatore, dopo aver attraversato il ponte sopra il parcheggio da cui siamo partiti si svolta a sinistra seguendo le indicazioni.
Nel prato antistante il locale (km 1,93) si dirama sulla destra una pista forestale di recente costruzione, i primi metri non hanno grande pendenza, ma giunti alla vegetazione la strada impenna notevolmente consentendo a pochi di pedalare, anche per il fondo costituito da ghiaia smossa.
La mulattiera segue il vecchio sentiero con dei saliscendi fino a giungere dopo qualche metro di discesa ad un piccolo corso d’acqua che dovremo attraversare; ora, per una decina di metri la bici dovrà essere portata a spalla fino ad arrivare alla continuazione della strada (il ponte che guada il ruscello non è ancora stato costruito, ottobre 2011).
Si riprende con una parte cementata che ci fa salire di quota fino ad un falsopiano dal fondo sterrato molto sconnesso che ci ricongiunge alla strada sterrata proveniente da Pusea (km 4,46).
All’incrocio in un tornante prenderemo a destra per il monte Alz, il fondo è sconnesso ma compatto, in questo tratto per pedalare agevolmente possiamo utilizzare le cunette cementate ai lati della strada.
Dopo quindici minuti troveremo una briglia cementata sulla sinistra (km 4,96) dove svolteremo proseguendo sulla “strada” sterrata che conduce agli stavoli in località “Gadoria dal Perar”.
Si parte con pendenze decise ed impegnative, in seguito saranno anche peggio!!!
Al km la mulattiera termina dopo lo stavolo e si prosegue su un sentiero ben marcato ma sassoso e difficile da pedalare se non allenati.
La discesa è ben segnata dal passaggio delle moto da cross, è quindi impossibile perdere la traccia principale, si scende veloci su fondo foglioso fino a percorrere un tratto pianeggiante seguito da una breve risalita e l’ultimo tratto in discesa che porta a dei frutteti che costeggeremo andando a sinistra (km 7,55) .
A questo punto, proseguiremo in discesa su asfalto fino ad un quadrivio (chiesetta di Dueibis), lasceremo a sinistra due diramazioni, la prima per Dueibis, la seconda per Pusea e continueremo diritti in salita (a destra si scende al lago di Verzegnis).
Con molta attenzione attraverseremo prendendo a sinistra in salita alla volta di Assais, dopo un centinaio di metri troverete un bivio da prendere a destra con le indicazioni per la caratteristica frazioncina.
Alla vista delle costruzioni di Chiampomano la vegetazione si dirada permettendoci uno sguardo sulla sinistra alla “Cjanaleta” (m.te Verzegnis) troveremo inoltre una strada vietata ai veicoli a motore che scende dal Lovinzola (vedi itinerario “Lovinzola da Villa Santina”)
Continueremo mantenendo la destra su sterrato, poco dopo su pavimentazione ciottolata si inizia a salire in modo più deciso, ma solamente per un breve tratto, alla fine del quale si prosegue su comoda sterrata in leggera pendenza.
Giunti ad un punto della strada costeggiato da un bosco di pini e betulle (km 13,19) noteremo sulla sinistra due tracce contraddistinte da segnali rossi, dovremo evitare la traccia più a sinistra e proseguire dritti su un sentiero erboso affiancato da piante che prosegue in piano.
La traccia prosegue su singletrack non impegnativo con qualche salita fino ad immettersi in una pista forestale poco marcata in cui svolteremo a sinistra in discesa.
Poco dopo vedremo sulla destra la traccia da seguire in discesa, mentre a sinistra c’è una strada con una sbarra. Nel primo tratto il sentiero e la strada si incrociano spesso per finire assieme ad un tornante secco destro: qui lasciata la via della discesa è riservata ai bikers!
Al tornante destro (km 14,15) si dovrà abbandonare la strada per proseguire dritti su singletrack velocissimo e non molto impegnativo.
Bisogna porre molta attenzione dopo un breve pianoro, dopo ad esso il sentiero diventa pietroso e molto impegnativo con dei tornantini a zig zag molto stretti (discesa riservata agli esperti).
Si scende con passaggi molto tecnici e ripidi, e nel tratto finale anche esposto fino a confluire sulla strada asfaltata proveniente da Invillino, a ridosso di un area di sosta.
Percorreremo la strada regionale non impegnativa a tratti molto panoramica sulla vallata sottostante fino ad arrivare ad un rigenerante pianoro che in seguito si trasforma in una veloce discesa.
In vista di un bivio dovremo fare molta attenzione a non svoltare a destra e poco dopo esso, prima del guard rail sulla sinistra si scorgerà un sentiero che parte in discesa (km 18,17) e che conduce alla piazza di Villa.
L’itinerario prosegue mantenendo la sinistra alla piazza, dove dopo qualche metro ci troveremo all’incrocio della foto illustrata di seguito, seguiremo la freccia rossa, proseguiremo dritti su sterrata erbosa e alla fine svolteremo a destra su una traccia erbosa.
Al km 19 si incrocerà la strada di “Candola”, proseguiremo a destra su di essa fino alla maina, dove svolteremo a sinistra su asfalto
Al dare precedenza svolteremo a sinistra e attraverso le vie del paese ci troveremo di fronte alla chiesa di Chiaulis.
Optando per il singletrack, di fronte alla chiesa andremo a destra in salita per una cinquantina di metri e dopo una ringhiera (km 20,81) svolteremo a sinistra su una stradina, trovando una cabina elettrica sulla destra.
Continueremo su questa vicinale su tratti pianeggianti e in discesa fino ad uno spiazzo dove termina e da cui parte una traccia singola in piano.
Da qui si può godere di un ottimo panorama aereo su Tolmezzo.
Alla vista di due immensi massi a sinistra inizierà la parte tecnica della discesa, su fondo sassoso e sconnesso percorreremo la vecchia “strada” militare che collegava a Cavazzo Carnico, porre molta attenzione ai tratti esposti e scivolosi.
Al km 22,41 dove la muraglia sulla sinistra si interrompe, lasceremo la via principale svoltando a sinistra su singletrack in bosco, poco dopo tenendo la sinistra ci si addentrerà in sentieri ghiaiosi, scavati e molto tecnici.
Si scende in mezzo al bosco fra radici a cui bisogna porre molta attenzione seguendo la traccia principale, si noteranno diversi sentieri scavati dalle moto, tutti portano a valle sulla regionale per Cavazzo che da questo punto è molto visibile.
Giunti al km 22,82 su strada asfaltata ci troviamo in località Avons e sempre su asfalto prendendo a destra non ci rimane che chiudere ad anello l’escursione rientrando a Cavazzo.
Deotto Devis
Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Il creatore del blog non può infatti garantire la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.
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