Gita memorabile in ambiente selvaggio . Caratterizzata da grande freddo in quanto non prende mai sole. Attenzione al bollettino valanghe in quanto il pendio è valanghivo ed è interessato da eventuali scaricamenti delle pareti laterali.
DIFFICOLTA': BS , ultimi metri più difficili.
PARTENZA: quota 987m slm tra passo Mauria e Lorenzago in corrispondenza di un caseggiato in legno.
SALITA: si parte scendendo verso il torrente Cridola lungo una strada non sempre ben innevata. In fondo proseguire su strada fino all'acquedotto, poi salire un pendio con vegetazione e con percorso libero risalire l'evidente canalone. Prima molto ampio poi girando leggermente a destra si fa via via più stretto e ripido fino ad una stretta forcella, detta appunto tacca.
DISCESA: stesso itinerario. In fondo rimettere le pelli e risalire in 10 minuti al parcheggio.
Un ringraziamento particolare a Roberto Giazzon per la preziosa collaborazione
Deotto Devis
Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Il creatore del blog non può infatti garantire la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.
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