lunedì 12 marzo 2012

Cavazzo-Avrint-Pusea-Alz-Cavazzo


Genere: Allmountain
Distanza: 31 km
Dislivello salita: 1400mt
Tempo percorrenza: 4.30 con soste
Difficoltà salita: media, a tratti molto impegnativa
Difficoltà discesa: single track a tratti molto impegnativo


Itinerario che si sviluppa sui monti di Verzegnis, partenza da Cavazzo Carnico su asfalto, così da formare un anello che comprenda varie tipologie di difficoltà e tecniche di guida.



Si parcheggia l’auto come di consueto nel parcheggio antistante il campo sportivo di Cavazzo Carnico e si inizia a pedalare in piano sulla regionale 52 alla volta di Verzegnis, che raggiungeremo svoltando a sinistra prima del ponte “Avons” km 4,27.


Raggiunta la frazione “Chiaulis” al km 6,26 si svolta a destra entrando in paese e mantenendo la strada principale si prosegue a destra al secondo bivio poco più avanti.





Giunti al centro del paese (km 6,72) imboccare la laterale sinistra in direzione della zona artigianale e alla fine del lungo rettilineo svoltare a sinistra attraversando un ponte, proseguire sull’ampia strada in leggera pendenza fino al bivio successivo, ad esso svoltare a destra alla volta delle frazioni “Intissans” e “Chiaicis”.


Presso la piazzetta della frazione “Chiaicis”, al bivio posto al km 9,10, sarà necessario prendere a sinistra la laterale che porta al lago, il quale si raggiunge con una panoramica picchiata.


Consiglio una pausa sul ponte che attraversa il lago con l’imponente monte Amariana che spunta sullo sfondo, prima di dover affrontare un vero e proprio gran premio della montagna!.
Alla fine del ponte svoltare a destra e proseguire in falsopiano, prima su asfalto, poi su un fondo sterrato.



Al km 10,23 ha inizio il vero e proprio GPM, tutto su asfalto, con dei tratti molto impegnativi dati dalla generosa pendenza.
Dopo un estenuante salita, si confluisce in località “Dueibis”, crocevia di vari itinerari già descritti nel blog, al trivio proseguire dritti in discesa seguendo l’indicazione “Pusea”, porre molta attenzione ad un tornante (km 11,60) dove bisognerà lasciare l’asfalto svoltando a destra su una mulattiera, mantenersi sempre sulla traccia principale fino a raggiungere la località “Sonsaras” dov’è presente una costruzione rurale, anche a questo bivio mantenere la destra in salita e addentrandoci in un bosco di faggio si andrà verso la località “Fuignis”.



Al km 12,96 presso un bivio, svoltare a sinistra in salita fino a confluire sulla regionale per la Val D’Arzino, una volta raggiunto l’asfalto continuare a sinistra in salita verso Sella Chianzutan.
Durante l’avvicinamento all’Avrint c’è la possibilità di fare rifornimento d’acqua al km 13,88, dove c’è una fontana con la freschissima “acqua di Pedaia” e uno spiazzo per una breve pausa.
Si percorrono due tornanti in salita, al secondo si biforca a sinistra una laterale in discesa con un’indicazione in legno “Avrint”, con un primo tratto in discesa prende inizio l’ascesa verso la casera Avrint.


La carrareccia è in ottimo stato e a parte la prima parte dalla pendenza notevole, la restante è piacevole e mai impegnativa.
Bisogna fare attenzione a rimanere sulla strada principale e non deviare a nessuna laterale sinistra, strade che terminano poco dopo, usate per opere forestali.
La maggior parte della salita è in un bellissimo bosco di faggio (Bosco Faeit), fresco e ombreggiato anche nei mesi più caldi.
Al km 17 la vegetazione si dirada, lasciando intravedere un anteprima del magnifico panorama sulla val Tagliamento che ci aspetta poco dopo, si prosegue in leggero piano e al bivio prendere a destra su un piccolo tratto sconnesso, siamo in casera Avrint, ora una pausa ristoratrice è d’obbligo.



Si riprende la bici, in discesa sul tratto percorso in salita (50 mt), fino al bivio a cui dovremo svoltare a destra.
Una veloce mulattiera in discesa (vista la velocità, attenzione alle canalette e ai sassi) ci fa perdere quota rapidamente e dopo un tratto in lieve salita termina in uno spiazzo da cui diparte a destra un sentierino, il primo tratto (se non esperti) fatelo bici alla mano.
Siamo prossimi a dover affrontare 15 minuti di bici alla mano lungo il traverso che porta a confluire sul sentiero CAI 827 per “La Forca”, alcuni tratti sono impegnativi ma la discesa che seguirà ve la farà dimenticare!.
Al km 18,94 (indicazioni visibili) “sbucheremo” sul CAI 827 e con casco e protezioni è il momento di divertirsi! Prendiamo il sentiero che scende.
Un vero e proprio lunapark per i super ammortizzati…. Attenzione però a rimanere sulla traccia principale… si scende a gran velocità ed è facile “partire per la tangente”!
Numerosi sono i tornanti stretti dove potersi cimentare in acrobati, pinzando l’anteriore e “sbandierando” il posteriore.
Un unico tratto ci fa scendere dalla sella per scavalcare una grande radice di faggio.
Arrivati ad una strada sterrata su cui termina il sentiero, bisogna preparare le gambe ad un ennesimo strappo svoltando a sinistra fino alla borgata Pusea.
Arrivati sui prati della solitaria borgata, si prosegue seguendo la carrareccia fino alla strada asfaltata e una fontana sulla sinistra.
A questo punto è possibile terminare l’escursione prendendo in salita a sinistra fino al quadrivio percorso all’inizio (Dueibis km 11,21) poi ridiscendere al lago e ripercorrere al contrario il tragitto.



Essendo fans di “only the brave” per questa volta andremo a destra, ripercorrendo una traccia già nota ai lettori.
Su mulattiera dal fondo compatto e scorrevole si sale agevolmente verso il monte Alz, dove, dopo il pianoro al km 22,94 su un tornante sinistro c’è la seconda via di fuga per chi non ce la fà più… prendendo a destra si può scendere alla volta della trattoria “Al Pescatore” di Cavazzo e chiudere l’itinerario.
Ma i fan del club “only the brave” non mollano e al tornante si opta per salire a sinistra alla volta della località “Taulìs”.
Al km 23,25 si incontra il famoso quadrivio da cui partono varie tracce già descritte, per questa occasione proseguiamo dritti sulla principale.
La mulattiera sale con tratti impegnativi e dei tornanti, ad un tratto si trasforma in single track pedalabile.
Si arriva ad un bivio (opere militari) dove proprio alla loro confluenza si stacca una traccia a sinistra da fare per qualche metro a piedi. (segnali azzurri con frecce sugli alberi).
Arrivati ad un pianoro seguire sempre le visibilissime segnalazioni azzurre sugli alberi fino ad incrociare una traccia ben marcata dalle moto, a questa scendere a destra.
Da qui seguire la traccia principale facendo attenzione che all’unico bivio dovremo mantenere la destra.
La traccia è molto veloce con qualche tratto tecnico ma non impegnativo, verso la fine un passaggio fra le rocce ci impone di portare la bici per una decina di metri.
Si attraversa un esile ruscello e si riprende a salire per una quindicina di metri fino alla strada asfaltata di “Douz”.
A questo punto è veramente finita… è più che “only the brave” siamo… bulo’s & bascta!!!!
Si scende fino a valle incrociando la strada comunale di Val che conduce “Al Pescatore” e svoltando a sinistra ci dirigeremo al campo sportivo, andando così a concludere questa magnifica raidata.

Deotto Devis


Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Il creatore del blog non può infatti garantire la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.

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