Bellissimo pendio visibile anche da Tolmezzo. Data l'esposizione est, prende sole la mattina e solitamente la neve farinosa dura un paio di giorni per poi lasciare posto ad una crosta fastidiosa che permane per diversi giorni. Una volta trasformata la neve si hanno le condizioni migliori per godersi la sciata. Attenzione al bollettino valanghe, vista la strana esposizione le condizioni cambiano più lentamente che altrove.
DIFFICOLTA': BS
PARTENZA: località Davost a Forni di Sopra
SALITA: seguire la pista da fondo in direzione sud verso Andrazza. Finita la pista larga si seguono le indicazioni per il rifugio Pacherini. In salita è opportuno evitare il greto del torrente. La prima parte della salita si svolge nel bosco ripercorrendo il sentiero estivo. Dopo poco la valle spiana leggermente e il bosco si dirada, sulla destra si vede la meta della gita. Continuando diritti si va al rifugio e poi al passo di suola, per il lavinal invece si svolta decisamente a destra. Con percorso libero ed evidente si percorre tutto lo scivolo fino alla forcella.
DISCESA: prima parte, quella divertente, lungo il percorso di salita. una volta raggiunto il torrente valutare l'innevamento e decidere se scendere per il bosco o per il greto (serve molta neve). Ricordarsi di abbandonare il torrente per prendere il sentiero che si collega alla pista da fondo.
Un ringraziamento particolare a Roberto Giazzon per la preziosa collaborazione
Deotto Devis
Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Il creatore del blog non può infatti garantire la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.
Nessun commento:
Posta un commento