mercoledì 4 aprile 2012

Tolmezzo-Lunze-Oltreviso-Mignezza-Imponzo


 
Tolmezzo-Lunze-Oltreviso-Mignezza-Imponzo

Tecnico e veloce, il trail CAI 411 che si sviluppa fra Illegio e Imponzo, a metà di un anello di 25km con partenza e arrivo a Tolmezzo.
Consigliato a chi non detesta una spintarella qua e là e qualche passaggio a piedi e predilige il trial.
Ottimo in primavera quando la vegetazione è ancora in letargo, bucaneve e ciliegi in fiore fanno da contorno a questa gita davvero emozionante.


Partenza-arrivo “al Benvenuto” di Tolmezzo
Distanza totale km 20,25
Dislivello totale 865 mt
Pend. Med. Salita 9,2%
Pend. Med Discesa -10,1%
Pend. Max Salita 37,2%
Pend Max Discesa -36,2%
Impegno fisico salita: medio
Impegno tecnico discesa: medio-alto a tratti
Periodo consigliato: primavera
Durata: 1.30 senza soste

L’ascesa a Lunze è raggiungibile (nel nostro caso) partendo dal ristorante al Benvenuto di Tolmezzo, dove iniziando a pedalare in direzione del centro bisogna svoltare a destra in salita verso la località Betania.
Su asfalto si superano le ultime case e costeggiando la palestra di roccia, sempre sulla strada principale si raggiunge dopo 3,21 km la frazione Illegio.
Giunti ad Illegio è necessario mantenere la destra al primo bivio su via Carso e continuare sulla principale fino ad uscire dal paese e immettersi sulla strada vicinale di Lunze.
Si supera una discesa e costeggiando il rio Frondizzon si inizia a salire con qualche rampa impegnativa.
Passati due tratti cementati impegnativi, la strada concede tregua, le pendenze calano notevolmente e dopo dei tornanti si raggiunge il pianoro di Lunze.
Bisogna fare attenzione a mantenere la via principale su asfalto senza svoltare ai bivi che si incontrano sulla via principale.




Al km 7,69 è il momento di abbandonare il nero bitume e svoltando a sinistra e su un ampia strada forestale sterrata raggiungere una seconda diramazione una cinquantina di metri dopo a cui prendere a sinistra in un magnifico bosco di faggio.


Si sale su strada sterrata dal fondo compatto, qualche breve rampa ci porta ad un pianoro seguito da una discesa che ci riporta sul versante Illegiano.
Pedalando in saliscendi purtroppo non panoramico ma piacevole,  si scollina facendo attenzione al km 10,17 sul ciglio destro l’attacco del sentiero CAI 411.


La discesa inizia subito scorrevole, qualche radice e qualche pietra non sono d’intralcio.


Poco dopo la traccia si restringe curvando verso destra e con un passaggio esposto raggiunge delle transenne in legno, dove, se come me avete il manubrio stile “deltaplano” dovrete scendere dalla sella e procedere a piedi qualche metro fino al greto del rio Mignezza.
A questo punto, la traccia si perde fra i sassi del rio, vi sarà molto utile la foto di seguito, si  punterà in diagonale la sponda opposta.


Avete trovato la traccia???
Bravi!!! Come premio ora vi sparate una bella salitina di 5 minuti con bici a spalla!


Tutto qui… ora non si spinge più! È giunta l’ora di fiondarsi in discesa verso Imponzo.
Un primo tratto costeggiato da prati ci porta agli stavoli Mignezza (km 11,05), poco dopo sulla destra è presente una cappella votiva e un crocefisso in legno, la traccia continua ben marcata e senza diramazioni.


La traccia inizia a farsi insidiosa con molte foglie e passaggi tecnici, è necessario seguire la via principale con l’ausilio delle foto.
Attraversiamo un tratto acquitrinoso con del fango e un bivio a cui svoltare a destra (la traccia a sinistra porta ugualmente alla strada sottostante) si scende con notevole pendenza sino alla cementata “Vicinale Stavoli Palis”


Ora, sulla cementata per una cinquantina di metri, al km 12 sulla sinistra prima di una curva dovremo piegare su singletrack.


Si scende senza grosse difficoltà facendo attenzione ai numerosi segnavia CAI, sono presenti delle laterali che portano a degli stavoli ma con tracce poco battute, è quindi impossibile sbagliare.


Lungo la discesa attraverseremo un tratto dove la vegetazione si dirada permettendo uno sguardo sulla vallata sottostante e alcuni stavoli con bellissimi ciliegi in fiore.

Incroceremo proprio sul sentiero una costruzione rurale con il segnavia dipinto su un angolo, lasceremo la costruzione alla nostra sinistra scendendo qualche tratto scalinato.

Qualche metro con bici a mano per un passaggio impossibile ci porta ad una colonnina con l’indicazione “Troi par Vuargnee” proseguiremo in discesa senza seguire l’indicazione (proseguendo la traccia lungo "Vuargnee a sinistra, il sentiero è più scorrevole e si apre dalla folta vegetazione poco dopo il bivio uscendo sopra il paese di Imponzo).


***AGGIORNAMENTO (maggio 2012)***
L'ultima parte del sentiero verso il mulino è franata e non ciclabile, sono presenti delle fettucce che sbarrano l'accesso al sentiero.(è presente una vecchia rete metallica)
Nei pressi dello stavolo (in alto a sinistra del nostro arrivo) svoltare a destra seguendo le fettucce bianco-rosse, attraversare a piedi una piccola insenatura e proseguire sulla traccia erbosa che si addentra nel bosco.
Alla confluenza più a valle con la condotta del mulino svoltare a sinistra in discesa e costeggiarla fino a raggiungere l'abitatato di Imponzo confluendo su via Mignezza.

Ancora in sella per il finale molto trialistico che conduce dopo due stretti tornanti, al mulino di Imponzo confluendo su… via Mignezza, logicamente!
Attenzione all'ultimo tratto  equilibristico ma pericoloso per gli spuntoni metallici che sorreggono la staccionata in legno.

All’incrocio con l’asfaltata prenderemo a sinistra verso il centro del paese e attraversandolo ci porteremo su “via latteria” svoltando a sinistra e al km 13,62 lasceremo l’asfalto a favore di una mulattiera che si stacca a sinistra.
Sarà necessario seguire la mulattiera fino a confluire sulla statale e svoltando a sinistra costeggiando il torrente But raggiungere Tolmezzo.
Seguendo le indicazioni per il centro raggiungeremo poi il punto di partenza sulla strada provinciale delle tre croci.


Devis Deotto


Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Il creatore del blog non può infatti garantire la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.

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