venerdì 9 agosto 2013

Orange Mountainbikes


Tutto ebbe inizio una ventina di anni fa quando due ragazzi, Lester Noble e Steve Wade, insoddisfatti dei prodotti disponibili in Inghilterra in quel periodo, iniziarono a costruirsi dei telai.
L’efficacia dei loro mezzi e la facilità con cui si lasciavano condurre dalla passione ne decretò prima il successo agonistico, poi quello commerciale.


I tre titoli da campione del mondo conquistati nella discesa da Steve Peat confermano che la filosofia della piccola factory dello Yorkshire riesce a competere con i grandi brand.


Il particolare design del tubo obliquo e lo studio del carro posteriore sono merito dell’ingegnere Andy Mc Leish che ha saputo mantenere invariate le caratteristiche di efficacia e comfort su tutti i modelli MonoCross.


Per tutti i modelli il principio ispiratore è la semplicità, anche se il processo produttivo risulta molto complesso poiché la maggior parte dei prodotti Orange inizia da una lastra di alluminio 6061 tagliata e sagomata con i più evoluti macchinari di precisione e quindi saldata al Tig da mani esperte con dettagli lavorati dal pieno.


Trattamento termico e verniciatura rispettano i più alti standard disponibili nel Regno Unito, come l’assemblaggio e l’accurata selezione dei componenti.


Non a caso infatti Lester e Steve ritengono che possedere una Orange sia un privilegio e quando se ne acquista una non si porta a casa solo una bicicletta, ma una delle più sofisticate attrezzature sportive oggi disponibili sul mercato, con la sicurezza di aver investito in un prodotto longevo che non si svaluta in un paio di stagioni.



Il buon Pepi Innerhofer, importatore del marchio in Italia definisce una Orange… la Aston Martin delle mountain bike… beh non serve aggiungere altro!!! Detto da lui poi….






Ringrazio per la gentile concessione: