mercoledì 25 gennaio 2012

Monte Zouf e i single tracks di Verzegnis


Ecco giunti al terzo episodio sui single tracks di Verzegnis, ottimi itinerari per l’allenamento invernale ma non solo, sia per la salita che per quanto riguarda la tecnica di discesa.
Con questo itinerario andiamo a toccare l’apice del tecnico in discesa della zona, consiglio quindi il tracciato a chi è molto abile con i single in pendenza negativa.



SVILUPPO:

DISTANZA TOTALE 15,15 KM
DISLIVELLO TOTALE 521 MT
PENDENZA MAX SALITA 36,7 %
PENDENZA MAX DISCESA -37,8 %
DIFFICOLTA’ SALITA: media
DIFFICOLTA’ DISCESA: molto impegnativo a tratti


DESCRIZIONE:

Il tour ha inizio come di consueto dal parcheggio antistante il campo sportivo di Cavazzo Carnico, ottimo per l’ampio spazio che consente di parcheggiare e prepararsi anche a gruppi numerosi in assenza di traffico.
Si parte in direzione della trattoria Al Pescatore, dopo aver attraversato il ponte sopra il parcheggio da cui siamo partiti si svolta a sinistra seguendo le indicazioni.

Si percorre la stretta valle attraverso la strada vicinale asfaltata sempre dritti fino in vista della trattoria.
Nel prato antistante il locale (km 1,93) si dirama sulla destra una pista forestale di recente costruzione, i primi metri non hanno grande pendenza, ma giunti alla vegetazione la strada impenna notevolmente consentendo a pochi di pedalare, anche per il fondo costituito da ghiaia smossa.
Si prosegue sulla carrareccia con pendenza impegnativa fino al km 3, dove la strada spiana consentendo la ripresa delle forze.
La mulattiera segue il vecchio sentiero con dei saliscendi fino a giungere dopo qualche metro di discesa ad un piccolo corso d’acqua che dovremo attraversare; ora, per una decina di metri la bici dovrà essere portata a spalla fino ad arrivare alla continuazione della strada (il ponte che guada il ruscello non è ancora stato costruito, rilievo gennaio 2012).
Si riprende con una parte cementata che ci fa salire di quota fino ad un falsopiano dal fondo sterrato molto sconnesso che ci ricongiunge alla strada sterrata proveniente da Pusea (km 4,46).
All’incrocio in un tornante  prenderemo a destra per il monte Zouf, il fondo è stato recentemente sistemato e quindi molto scorrevole.
Dopo quindici minuti troveremo una briglia cementata sulla sinistra (km 4,96) lasceremo la strada principale svoltando a sinistra puntando la sella di fronte a noi, dopo qualche metro la traccia si divide, il nostro itinerario prosegue sul single di sinistra.


Oltrepassata la selletta (Gadoria del Perar) siamo rivolti sulla vallata di Verzegnis, a sinistra l’abitato di Intissans, di fronte uno scorcio su Tolmezzo.
Il tratto descritto di seguito è per soli esperti, raccomando come al solito casco, protezioni e un pò di coraggio…
Ci accingiamo ad una discesa davvero tosta, sia per la pendenza che per quanto riguarda i numerosi passaggi tecnici, la traccia non ha diramazioni e quindi impossibile perdersi.
Si scende velocemente di quota, quasi sempre in sella a parte un piccolo attraversamento a piedi sul Rio Lattar, dopo un pianoro si giunge nei pressi degli stavoli diroccati di “Bocchiaia”, se non siete del posto non vedrete nemmeno i ruderi ma sulla cartina sono ancora segnati.


Si riprende con l’ultimo tratto tecnico ed esposto dell’escursione, ci troviamo sopra il torrente Ambiesta che costeggeremo dall’alto fino ad un ponte cementato che ci permetterà di attraversare e cambiare versante.
Un centinaio di metri prima del ponte si può notare la presenza di un antico mulino in disuso usato dagli abitanti di Intissans per macinare la farina, si può far visita scendendo dalla sponda opposta dopo aver oltrepassato il ponte.


Si riprende a salire per un breve tratto su un sentiero in cui scorre un piccolo rigagnolo, sulla parete in tufo a sinistra possiamo ammirare una folta copertura di muschio verdissimo, la traccia prosegue ampliandosi in una piccola stradina che a zig zag ci porta in poco tempo ad un incrocio a cui svolteremo in salita a sinistra in direzione dell’abitato.
Ad un secondo incrocio fra le abitazioni svolteremo a destra dirigendoci verso la campagna fino ad incontrare una chiesetta ad un quadrivio.
Una decina di metri prima della chiesetta si stacca sulla destra una strada sterrata, proseguiremo su di essa in direzione “La Pala”.
Dopo qualche strappetto non impegnativo proseguiremo su traccia erbosa in piano mantenendo sempre la destra, dopo qualche centinaio di metri ad un tornante sinistrorso dove la strada termina, si stacca un sentiero a destra in piano.
Il sentiero è ben curato e si scende a piedi solo per qualche passaggio stretto, fra profumate pinete raggiungiamo costeggiando uno steccato “il Plan dal Cjar” dove sorge un piccolo stavolo appena restaurato.

Lasciando lo stavolo alla nostra destra proseguiremo a sinistra su asfalto ed al bivio poco distante ancora a sinistra in discesa, dopo una breve risalita al km 9,31 parte una mulattiera a destra, svolteremo su di essa verso la località “Forans”
Sempre su comoda mulattiera scenderemo veloci fino alla prima prova di equilibrio, ad un tratto troveremo la strada erosa dall’acqua, a voi la scelta di percorrerlo in sella o meno.
Si scende fino all’attraversamento di un ruscello, dove la strada si trasforma in un bellissimo single in piano che ci conduce “nei Forans” bosco in cui da piccolo passavo le giornate con i miei nonni e in cui sgorga una risorgiva chiamata “aga da fan”.
Dopo un breve tratto di salita arriveremo ad una parete rocciosa che parte a strapiombo sopra di noi, questa parte del single è molto impegnativa ed esposta sul torrente Ambiesta, vi consiglio se non preparati al tecnico a proseguire a piedi per una cinquantina di metri fino a delle opere militari dove il sentiero si tranquillizza un po’.
Vi consiglio una sosta presso le opere militari anche per alzare il naso sulla parete che vi sovrasta per scorgere le feritoie delle gallerie costruite nel periodo della guerra.
Al km 21,31 il sentiero inizia a salire, purtroppo sassoso e non ciclabile, procederemo a spinta per un centinaio di metri sulla vecchia strada militare che collegava Verzegnis a Tolmezzo.
Si spinge la bici fino alla vista di un apertura a destra fra le muraglie che costeggiano la stradina, si sale in sella e seguendo le tracce delle moto da cross ci si prepara ad affrontare un altro emozionante tratto da trial.
La discesa non è estrema ma nemmeno facile, sono presenti delle radici scivolose e l’intera traccia è ricoperta da un triturato di roccia di tufo.
Dopo aver percorso questo emozionante single…trial saremo alla volta del vivaio di Avons, dove incrociando la strada statale svolteremo a destra per dirigerci a Cavazzo e raggiungere il punto di partenza.
Si scende in mezzo al bosco fra radici a cui bisogna porre molta attenzione seguendo la traccia principale, si noteranno diversi sentieri scavati dalle moto, tutti portano a valle sulla regionale per Cavazzo che da questo punto è molto visibile.
Giunti al km 22,82 su strada asfaltata ci troviamo in località Avons e sempre su asfalto prendendo a destra in direzione di Cavazzo Carnico.
Proseguiamo su asfalto fino al km 12,38 dove noteremo sulla destra la confluenza con una laterale sterrata, la mulattiera prosegue in sottobosco in piano fino a giungere ad uno spiazzo erboso sulla sinistra dov’è presente una staccionata con il cartello di proprietà privata.
Dallo spiazzo si nota una esile traccia che si addentra nel bosco, con un saliscendi attraverso la “Palude das Fontanas” raggiungeremo la campagna di Cavazzo nelle vicinanze del punto di partenza.
Sempre sulla comoda traccia divenuta ampia mulattiera ci dirigiamo verso la statale, dove al suo incrocio svolteremo a destra e su asfalto raggiungeremo il parcheggio da dove siamo partiti.

Deotto Devis

Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Il creatore del blog non può infatti garantire la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.