domenica 4 marzo 2012

Val Tochel


In sintesi:

genere: Allmountain
difficoltà salita: media
difficoltà discesa: a tratti molto impegnativo
distanza: 28 km
dislivello salita: +800 mt
durata senza soste: 3h

Descrizione:

La prima parte della traccia è la stessa di quella proposta mesi fa (Peonis-Planecis) quindi ricopio l’ascesa al m.te Cuar fino al bivio per Val Tochel.

Questa escursione si svolge su un versante del monte Cuar in frazione Avasinis (cartina Tabacco n° 20 Prealpi Carniche Giulie del Gemonese).
Nei pressi del cimitero di Avasinis è possibile lasciare l’auto e attraverso una comoda stradina asfaltata che parte a destra proprio dietro ad esso raggiungere la località Chiarpena dove ad un bivio ( 2,79 km quota 272 mt) svolteremo a destra in salita alla volta di località Cjanet.

 
La strada è poco trafficata e non dalle pendenze impossibili, attraverso una prima parte costituita da tornanti si giunge ad un punto molto panoramico sulla sottostante pedemontana Gemonese.


Dopo 7,15 km di strada asfaltata, arrivati a quota 555 mt finalmente poggeremo le nostre “ruote grasse” sullo sterrato svoltando a destra e lasciando la strada principale.
Man mano che ci si alza di quota il panorama si fa decisamente più interessante sulla valle sottostante, il fondo è a tratti ghiaioso e poco scorrevole.
Si pedala sempre su sterrato fra castagni e vegetazione mista fino ad incrociare al km 11,98 quota 914 mt la strada per il monte Cuar.

 
Giunti alla strada asfaltata sarà necessario proseguire su di essa fino al bivio “Val Tochel”, dove si svolterà a sinistra e poi su un rettilineo di circa 50 mt si raggiungerà alla fine di esso, ad un tornante destrorso il sentiero CAI 817 (cartelli in legno MTB)

 
La traccia scende veloce, tecnica ma scorrevole e non impegnativa, si confluisce sulla strada asfaltata per Forgaria, si continua in falsopiani con qualche salita, attraversando grandi distese erbose con delle costruzioni rurali alle pendici del monte Cuar.
Bisogna porre attenzione alle evidenti segnaletiche CAI 817 poste alla sinistra, a queste si dovrà abbandonare l’asfalto e su mulattiera in lieve pendenza dirigersi verso il “Prat del Asin”, che raggiungeremo in un bel tratto finale di singletrack sassoso.


Attenzione che alla fine del tratto di sentiero, bisogna svoltare a destra (a sinistra la strada è chiusa da delle catene e fettucce) vedendo in lontananza gli stavoli pocanzi nominati.
Dopo circa un centinaio di metri si giunge ad una borgata con un bivio, si prende a destra in ripida salita asfaltata.

 
Si pedala con pendenza a tratti impegnativa, c’è l’occasione di scrutare le antiche costruzioni in pietra poste qua e là, dimore un tempo di numerose famiglie di agricoltori e allevatori di bestiame.
Dopo una bella e stremante pedalata  sulla “Strada monte Prat Somp la Pala” si raggiunge un ennesimo incrocio, si proseguirà tenendo la destra in discesa su asfalto, mentre inizia ad aprirsi un magnifico panorama sulla valle sottostante.


Porre molta attenzione ad individuare dopo un tornante sinistro (km 17) l’innesco a destra di un bellissimo tratto di singletrack che confluisce agli stavoli Ledrania di Cornino tagliano la strada asfaltata.


Giunti alle costruzioni, proseguire in discesa su asfalto fino alla vista di una strada molto segnalata (scritta Peonis su un cartello) che si stacca a sinistra.
Si giunge su comoda mulattiera agli “Stavoli del Poz” dov’è posto un cancello in rete che rende necessario scendere dalla bici per superarlo, abbiate cura di richiuderlo dietro di voi, la traccia si stacca poco dopo a destra con dei visibili segnavia CAI.
Su una bellissima traccia erbosa a tratti impegnativa si raggiungono gli stavoli “Pecoi dai Zochs” e poco dopo si scollina e su un fantastico singletrack si andrà ad incrociare una strada sterrata a cui dovremo svoltare a destra in discesa.
Impossibile sbagliare la traccia in quanto da questo punto è l’unica a scendere, attenzione che è molto tecnica e sassosa.
Durante la lunghissima discesa su single è possibile fermarsi in località “Chiarandet” dov’è presente un tavolo e delle panchine con un fantastico panorama aereo sulla pianura sottostante.

 
Si riprende a scendere in modo deciso e con dei passaggi sassosi, scalinati e molto tecnici si raggiunge l’abitato di Peonis e su via Ottavio Bottecchia raggiungiamo l’incrocio di “Cjanet” percorso all’andata e svoltando a sinistra imbocchiamo la strada che ci riporta ad Avasinis.

Un ringraziamento particolare a Tiziano Ermacora e Simone Masotti per la bella escursione...


Devis Deotto


Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Il creatore del blog non può infatti garantire la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.

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